sabato 7 giugno 2014

Itinerario dei Castelli - Gradara, San Leo

L'area del Montefeltro è un luogo ricco di storia, piccoli borghi medievali, rocche e tradizioni folkloristiche. Questo itinerario vi porterà a scoprire due dei castelli più suggestivi e affascinanti dove è possibile ripercorrere i passi Danteschi, osservare i luoghi dove soggiornarono alcuni dei personaggi più celebri del medioevo e non solo.. Dall'alto delle mura potrete godere di panorami spettacolari e all'interno degli edifici troverete esposte armi, strumenti di tortura, alambicchi, oggetti utilizzati dagli alchimisti e utensili che vi permetteranno di scoprire un passato affascinante e meritevole di attenzione.

L'itinerario può essere tranquillamente percorso in una singola giornata ed è consigliabile spostarsi in macchina.


Gradara, il castello di Paolo e Francesca


Si parte da Gradara, qui, dopo aver fatto colazione in uno dei numerosi bar che troverete fuori e dentro le mura ha inizio la visita della rocca, luogo appartenuto alle più grandi casate Italiane. Fatta costruire dalla famiglia De Griffo, poi caduta in disgrazia, passò nelle mani di Malatesta, Sforza, Della Rovere, Medici e dello stesso Stato Pontificio.

Secondo alcune ipotesi sarebbe proprio questa la rocca dove Paolo e Francesca consumarono il loro tragico amore cantato poi da Dante. Gradara era infatti il luogo più adatto ad ospitare la giovane consorte di Giovanni Malatesta detto "lo sciancato" e proprio qui sarebbero avvenuti gli incontri con Paolo, fratello di Giovanni. I due, quando la loro relazione venne scoperta dal marito di lei, che li trovò abbracciati, vennero uccisi entrambi, con un singolo colpo di spada.

La Divina Commedia vuole che i due siano stati scoperti durante un bacio scaturito dalla lettura della storia di Lancillotto e Ginevra, Francesca, nel quinto canto dell'Inferno ricorda i suoi ultimi istanti dicendo "Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante"

Dopo la visita all'interno, tra la stanza di Francesca, il camerino di Lucrezia Borgia e le varie sale affrescate è il momento di passare alla visita dei camminamenti di ronda: è possibile camminare lungo un tratto di cinta muraria dal quale è si può godere di una splendida veduta panoramica.

Terminato il giro dei camminamenti possiamo passeggiare ancora un po' per le incantevoli vie che circondano il castello prima di passare alla prossima meta.


San Leo


Da Gradara ci spostiamo verso San Leo, suggestivo insediamento, arroccato su una rupe, quasi inaccessibile, che per la sua posizione strategica si è trovata ad ospitare diverse popolazioni come sabelli, etruschi, galli e romani. Qui ci sarà la possibilità di pranzare presso uno dei ristoranti che troverete sparsi all'interno del paesino.

Consigliamo l'osteria Belvedere, dove potrete assaggiare ottimi prodotti locali in un ambiente dall'atmosfera piacevole e familiare, tra mura di pietra e legno a vista.

Dopo un buon pranzo con prodotti tipici si può passeggiare per le stradine del paese che ci porteranno a scoprire luoghi come la pieve, la più antica chiesa del Montefeltro e il duomo, dove è custodito il coperchio del sarcofago di San Leone, ma soprattutto, salendo lungo via Leopardi o per la strada pedonale sarà possibile visitare il più celebre monumento di San Leo: il forte.

La rocca viene considerata per tutto il rinascimento uno strumento di guerra, inespugnabile, adattata da Giorgio Martini alle nuove esigenze, come l'avvento delle armi da fuoco, che gli diede un assetto innovativo dotando di artiglieria i lati del forte e proteggendo ogni via d'accesso con degli avamposti militari. San Leo passò nelle mani di diverse casate e venne adibito a carcere sotto il dominio dello Stato Pontificio: qui vennero imprigionati personaggi come Felice Orsini e il conte di Cagliostro, all'interno di celle ricavate da quelli che un tempo erano gli alloggi militari. Attualmente la fortezza ospita il museo nel quale sono custodite armi antiche, strumenti di tortura, pitture e mobili.

Terminato l'itinerario si possono acquistare per le vie del paese prodotti caratteristici come il pecorino fresco o di fossa, salsicce stagionate e liquori, come l'Elisir di Cagliostro o il Feretrius.