giovedì 7 maggio 2015

Eremo dei Frati Bianchi

Le Marche custodiscono al loro interno innumerevoli luoghi dove l'uomo, durante il corso del tempo, ha avuto la possibilità di sentirsi maggiormente in contatto con il divino. Si tratta di luoghi mistici, dominati dal silenzio, che hanno spinto molti a praticarvi quella che veniva considerata la più alta forma di monachesimo: l'eremitismo.


Uno di questi posti pieni di fascino è l'Eremo dei Frati Bianchi di Cupramontana, luogo ancora oggi carico di attrattive, immerso nel verde dei colli marchigiani, circondato dai boschi. L'edificio principale fa da sfondo ad un grande giardino che accoglie chi decide di incamminarsi per il sentiero diretto in questo luogo dal fascino spirituale. Sulla sinistra si susseguono invece le celle dove i monaci si recavano per trascorrere alcuni periodi in completa ascesi. Le stanze sono state scavate direttamente nella roccia, per questo il monastero è conosciuto anche come Eremo delle Grotte.

Come Arrivare

Dopo aver imboccato l'uscita Apiro Mergo della SS73 si prosegue per circa 2,5 km verso Apiro fino a quando non si trovano indicazioni sulla sinistra. Da qui l'eremo può essere raggiunto a piedi, proseguendo lungo un sentiero che passa all'interno del bosco: si tratta di un'area floristica protetta di circa 20 ettari all'interno della quale sono presenti diverse specie di piantagioni rare o particolari, come l'ontano nero, il giglio rosso, l'orchidea piramidale, etc... Il breve, ma suggestivo sentiero che porta fino allo spiazzo dove troverete l'eremo è costeggiato dal ruscello anticamente denominato Fossato del Corvo.

I Camaldolesi

La congregazione Camaldolese consiste paradossalmente in un "gruppo di eremiti". Un ordine simile venne fondato perché l'eremitismo veniva sì considerato come la forma perfetta del monachesimo, ma, d'altra parte, era anche la più pericolosa, perché nella solitudine si poteva cedere alle tentazioni. Grazie a queste congregazioni però, i monaci potevano ricevere la giusta formazione durante la vita comunitaria e, in seguito, quando venivano considerati abbastanza maturi spiritualmente, potevano spostarsi dal cenobio all'eremo.

I Camaldolesi vennero fondati da San Romualdo e si insediarono in numerose aree del centro Italia, tra cui l'Eremo dei Frati Bianchi, che prende il nome dal saio candido appartenuto alla congregazione, stanziata in questo luogo per più di quattro secoli.

I Personaggi

Giovanni Maris e Matteo Sabbatini: Giovanni Maris fu probabilmente il primo eremita a vivere in una grotta di questa zona, scavata ad una decina di metri d'altezza. Dopo aver passato buona parte della sua esistenza in ascesi, nella speranza di guadagnarsi la beatitudine eterna la grotta gli venne donata con regolare atto notarile dal suo legittimo proprietario. Questo è il primo documento che abbiamo sull'eremo. Matteo Sabbatini, emulo di Giovanni, si scavò una grotta di fianco a quella del confratello per poterlo assistere durante l'ultimo periodo di vita. Rimase in questi luoghi fino alla sua stessa morte.

Antonio da Ancona: Antonio da Ancona fu un personaggio particolare ed enigmatico. Chiese di essere ammesso all'Ordine dei Camaldolesi pur non sapendo molto di regole monastiche e religione, inoltre non avvicinava nessuno, non parlava mai di se e diceva di essere anconetano pur avendo un accento diverso. Le persone iniziarono ben presto ad interrogarsi sul suo passato e ad essere sospettose nei suoi confronti. Oggi conosciamo il perché di questo comportamento grazie agli annali camaldolesi che ci dicono "Questi nato a Recanati, qui in gioventù aveva preso moglie, ma in seguito, come era noto a tutti, avendola sorpresa in flagrante adulterio, egli stesso l'aveva uccisa. Essendo poi Antonio di natura mite e di animo pio, quantunque poco avesse da temere dalla giustizia terrena, tuttavia non poteva non temere il tremendo giudizio di Dio..." decise quindi di espiare le proprie colpe vivendo come eremita.

I fratelli Tanaglia: Ludovico e Raffaele tanaglia cercarono di essere accolti all'eremo dei frati bianchi nel 1526. Dopo aver abbandonato le armi erano infatti desiderosi di entrare a far parte dell'Ordine Francescano dell'Osservanza, ma vi avevano trovato una tale inosservanza della disciplina e rilassatezza di costumi che avevano deciso di ripiegare verso il modello di vita ascetico dell'eremo. I due vennero però allontanati per il timore di attirare odi e inimicizie da parte degli osservanti e questo portò a conseguenze importanti per tutta la storia regionale: dopo essere stati respinti ripresero il loro girovagare e raggiunsero Camerino, dove si aggregarono a Matteo da Bascio. Qui, appoggiati da Caterina Cybo diedero vita all'ordine dei frati Cappuccini.




Oggi l'Eremo dei Frati Bianchi sta venendo ristrutturato ed è sede di numerosi eventi, ma è splendido da visitare anche in solitudine, così da poter passeggiare in un ambiente in cui si respira la calma di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, osservare la splendida vista della vallata oltre il bosco e rivivere quella condizione di vicinanza con il divino che ha accompagnato l'esistenza di chi, in questo posto, ha scelto di trascorrere la vita.

martedì 7 aprile 2015

Emozioni dall'Oscurità alle Grotte di Camerano

Posto su una dorsale alle pendici del Conero sorge Camerano, un piccolo centro della provincia di Ancona che nasconde al suo interno più di quanto si possa immaginare. Sotto le strade della città si cela infatti una seconda Camerano, un paese nascosto, sul quale si raccontano storie e leggende, fatto di cunicoli scavati nell'arenaria che si intrecciano in un labirinto più esteso della città stessa e tutt'ora esplorato solo in parte.




Non si sa con certezza quando questo ipogeo sia stato edificato, né con quale scopo. La tradizione orale dalla quale possiamo ricavare buona parte delle informazioni che si conoscono ci dice che "le grotte sono antiche quanto è antico il paese" e che "di Camerano ce n'è più sotto che sopra". Seguendo queste tradizioni possiamo ipotizzare che i primi cunicoli risalgano ad un periodo estremamente remoto soprattutto considerando che i resti archeologici più antichi relativi ad insediamenti umani ci rimandano al III millennio a.C.

Inizialmente le grotte dovevano essere costituite da strette gallerie e utilizzate come abitazione alternativa a quella in superficie o per altri scopi pratici come la conservazione di alimenti e la ricerca dell'acqua. Durante il corso del tempo, in particolare a partire dal medioevo, questi cunicoli devono essere stati ampliati e la loro funzione è cambiata a seconda del periodo storico.

Tra i vari utilizzi le grotte devono essere state anche luoghi di culto, al loro interno venivano probabilmente compiuti rituali, vi si riunivano congregazioni e società segrete. Possono testimoniare questa funzione le numerose sale che si incontrano lungo il percorso sotterraneo: stanze circolari, ottagonali, è presente anche una sala a forma di Ankh egizio, simbolo che indica la vita. All'interno di questi luoghi si possono notare nicchie, simbologie che fanno riferimento agli ordini monastico cavallereschi, come quello degli Ospitalieri, e altri fregi che non fanno che aumentare il fascino e l'alone di mistero che circonda questo luogo.


Non va dimenticata inoltre l'importanza di queste grotte durante la seconda guerra mondiale, l'ipogeo venne infatti utilizzato come luogo di rifugio durante i bombardamenti e una delle stanze maggiori, detta "Il Camerone" venne adibita ad ospedale cittadino, anche se una nicchia con due colonne ai lati ci indica che questa stessa camera potrebbe essere stata in precedenza un'area sacra dedicata al Dio Mitra.

Le Grotte di Camerano sono belle e interessanti da visitare in qualsiasi momento, un luogo suggestivo e misterioso... ma provate ad entrare a curiosare in questi cunicoli sotterranei di notte, illuminati solo dalla luce delle candele, accompagnati da attrici che reciteranno per voi le leggende che si narrano a proposito di questa città al negativo, rendendo ogni storia viva davanti ai vostri occhi. Quella che potrebbe essere una semplice visita guidata assume tutt'altro fascino e diviene un esperienza davvero particolare, forse unica, sicuramente da non perdere.



Questo percorso tra brivido e poesia prende il nome di "Emozioni dall'Oscurità" e viene organizzato periodicamente all'interno delle grotte, per partecipare la prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata telefonando al numero: 0717304018

martedì 17 marzo 2015

Eclissi di sole del 20 marzo: Ancona e Civitanova

Ormai mancano una manciata di giorni a questo spettacolo raro quanto suggestivo che sarà visibile in tutta Italia e molti si stanno mobilitando per osservarlo. Sembra che anche il tempo abbia deciso di essere clemente per lasciarci godere la vista del fenomeno, sarebbe veramente un peccato non approfittarne!

Forse però non tutti sanno che la Uai (Unione Astrofili Italiani) ha organizzato Sun Party in tutto il paese per poter ammirare l'eclissi in totale sicurezza e in compagnia di astrofili che metteranno a disposizione telescopi e conoscenze tecniche. Ovviamente le Marche non potevano mancare e sul territorio regionale ci saranno ben due punti di osservazione: uno ad Ancona e uno a Civitanova Marche.




Venerdì 20 Marzo 2015
L'ingresso è libero!

L'evento ad Ancona si svolgerà in località Pietralacroce, via del Conero 16/a
l'osservatorio sarà aperto al pubblico dalle ore 9.00 alle ore 12.00
tel: 338.1457526 (Davide Ballerini)

A Civitanova Marche il Sun Party sarà in Strada del Castellaro
dalle 9.00 alle 12.00
tel: 3488818450

i parametri dell'eclissi previsti sono:
- copertura al 63%
- inizio ore 9.27
- massimo ore 10.35
- fine ore 11.47


Se invece volete seguire l'eclissi da casa ricordate di utilizzare delle protezioni: degli occhiali da saldatore con filtro non inferiore a 14 andranno bene per godervi questo spettacolare fenomeno!

domenica 15 marzo 2015

Non hai mai sciato? Vuoi rimediare senza spendere troppo? Si può!

Nelle Marche ci sono diverse stazioni sciistiche, ma molti pensano che questo sport sia eccessivamente dispendioso o impegnativo e non si concedono nemmeno la possibilità di provare. In realtà vale la pena fare un tentativo perché il costo non è assolutamente eccessivo come si potrebbe pensare! Anche se siete proprio alle prime armi e avete bisogno di qualcuno che vi aiuti a capire come destreggiarvi con gli sci ai piedi il prezzo non salirà poi così tanto.. e se alla fine scoprirete che questa disciplina proprio non fa per voi una volta lì avrete comunque la possibilità di passare del tempo in mezzo ad un paesaggio innevato, luminosissimo e spettacolare! Di sicuro non vi si prospetta un fine settimana noioso.

Se non siete mai stati in una stazione sciistica e state pensando di andarci per la prima volta sicuramente vi starete ponendo un sacco di domande, tipo "che devo portarmi? ma quanto costa? con chi devo parlare? e se poi vado lì e la neve non c'è? come funziona lo skipass?". Non vi preoccupate, è tutto normale e cercando di andare con ordine proverò a dare risposta a tutti gli interrogativi che potrebbero venirvi in mente.



ABBIGLIAMENTO: se siete principianti non dovrete comprare chissà quanta attrezzatura, avrete la possibilità di noleggiare tutto in loco. Le uniche cose veramente necessarie sono una giacca ed un paio di pantaloni pesanti ed impermeabili, ovviamente gli ideali sono gli indumenti da sci, ma se ne avete già a casa un paio con queste caratteristiche potete risparmiarvi l'acquisto. Una volta arrivati sulla neve vi serviranno anche un paio di guanti pesanti, è possibile noleggiarli, ma portandoli da casa risparmierete ulteriormente.

COSTO: quanto spenderete dipende da diversi fattori: il noleggio, i corsi, lo skipass.
Ogni stazione sciistica ha i suoi prezzi.

Il prezzo del noleggio può cambiare da luogo a luogo, ad esempio nella stazione sul monte Prata potrete affittare scarponi, sci e bacchette alla cifra di 12€ a persona.

per quanto riguarda i corsi in genere vedrete che il prezzo cambia in base alla quantità di persone che vi partecipano: maggiore è il numero dei partecipanti minore sarà il prezzo a testa. Sempre sul monte Prata un'ora di lezione per una persona singola vi costerà 35€, mentre per due persone 22€ a testa e per tre 18€ a testa.

Se avete intenzione di acquistare una lezione e sciare solamente durante il corso lo skipass in genere NON è necessario! Se invece volete rimanere altro tempo in pista dovrete acquistarlo e il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 15€ giornalieri. Alcune stazioni sciistiche offrono la possibilità di acquistare lo skipass anche per metà giornata ad un prezzo inferiore.

quindi se siete almeno due persone e volete fare un'ora di lezione per vedere se vi trovate bene  sugli sci finirete per spendere una trentina di euro a testa... Un prezzo decisamente onesto!

IL METEO: il meteo è un altro elemento da  tenere assolutamente in considerazione perché se non c'è neve, ovviamente, non potrete sciare e se al contrario c'è una bufera o brutto tempo gli impianti potrebbero essere chiusi! Per essere sicuri controllate il sito http://www.meteoappennino.it/ qui potrete scoprire giorno per giorno se la stazione a cui siete interessati è aperta o meno!



Queste informazioni dovrebbero essere sufficienti per organizzare una prima esperienza sulla neve! Per prenotare i corsi e per trovare risposta ad altre domande più specifiche potete contattare le scuole di sci che sapranno sicuramente guidarvi e spiegarvi tutto ciò che volete sapere sull'argomento!

mercoledì 4 marzo 2015

10 cose da non perdere a Jesi

1 - PALAZZO PIANETTI
Antica residenza nobiliare appartenuta ai Marchesi Pianetti. Rappresenta l'unico esempio in Italia dello stile Rococò di matrice mitteleuropea, la stanza più caratteristica è la celebre Galleria degli Stucchi, lunga più di 70 metri, vi si intervallano scene dipinte a stucchi dai toni pastello. Attualmente è stata adibita a sede della Pinacoteca Civica, ospita al suo interno alcune delle più importanti opere di Lorenzo Lotto, uno dei maggiori pittori del Rinascimento.


2 - IL CORSO
Il corso Giacomo Matteotti di Jesi è indubbiamente uno dei più belli d'Italia. Parte dalla piazza della Repubblica per arrivare fino all'arco Clementino, chi visita la città non può perdersi la caratteristica passeggiata lungo questo scenografico viale dove si alternano monumenti storici e moderni negozi.


3 - PIAZZA FEDERICO II
Piazza dove il 26 dicembre 1194 nacque Federico II di Svevia, futuro imperatore del Sacro Romano Impero. Al tempo c'erano dubbi e dicerie sul fatto che la madre, Costanza d'Altavilla, potesse avere un figlio a causa dell'età avanzata, così il parto avvenne in pubblico, in un tendone prontamente innalzato all'interno della piazza. In seguito l'imperatore concederà molti privilegi alla sua città natale e le conferirà il titolo di Città Regia.


4 - TEATRO PERGOLESI
Dopo aver esplorato la città vale sicuramente la pena godersi uno dei numerosi spettacoli rappresentati in questo celebre teatro il cui nome rende omaggio al compositore Jesino Giovanni Battista Pergolesi. Al tempo venne inaugurato dal soprano Anna Guidarini, madre di Gioacchino Rossini, oggi ospita spettacoli teatrali e lirici di grande rilievo, assolutamente da non perdere.


5 - LE MURA
Spettacolare cinta muraria perfettamente conservata e che racchiude l'intero nucleo medievale della città. Sono state ricostruite sulle più antiche mura di origine romana e seguono la conformazione del territorio modellandosi e adattandosi a questo. 


6 - ARCO CLEMENTINO
Posto alla fine del corso Giacomo Matteotti, è un Arco Trionfale dedicato al Papa Clemente XII per aver abolito il dazio sul grano e per aver sistemato la strada che da allora venne chiamata "Clementina" (l'attuale statale 76). Da questo monumento si può godere di una spettacolare visuale prospettica dell'intero corso.


7 - PALAZZO DELLA SIGNORIA
è un imponente palazzo pubblico, in origine sede della magistratura cittadina, il suo ruolo cambiò più volte durante il corso del tempo. Tra le varie funzioni che ricoprì divenne anche la prima Centrale Telefonica Automatica d'Italia, è attualmente sede della Biblioteca Comunale che si arricchi a seguito di una donazione della famiglia Pianetti al Comune, tanto che il suo nome cambiò in Biblioteca Planettiana.


8 - IL DUOMO
Dedicato a San Settimio è il principale luogo di culto della città di Jesi e sede vescovile. La Cattedrale attuale è stata costruita al posto di altre chiese che vi si sono avvicendate durante il corso dei secoli. Già in epoca romana nello spazio occupato dal Duomo sorgeva un antico tempio Pagano posto di fronte al Foro, esattamente nel luogo dove oggi è presente la Cattedrale circondata dal suggestivo contesto architettonico della piazza più importante di Jesi: piazza Federico II


9 - CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO E SCAVI ARCHEOLOGICI
Poco distante da Porta Valle si presenta questa Chiesetta che nasconde al suo interno qualcosa di inaspettato: chiedendo al parroco potrete visitare la parte sotterranea dove è possibile ammirare l'intera stratigrafia e distinguere alcuni reperti relativi ai diversi periodi, da quello romano, al medievale. Da visitare assolutamente!



10 - MONUMENTO A FEDERICO II
L'ennesimo omaggio all'imperatore. Posta a pochi passi dalla porta Bersaglieri si presenta questa imponente statua che raggiunge quasi i cinque metri. Qui Federico II è rappresentato nel pieno della sua maturità e con le vesti degli Imperatori Romani d'Oriente. Collocata in posizione defilata rispetto al centro, vale sicuramente la pena incamminarsi fuori dalla porta Bersaglieri per poter vedere questa opera degli artisti Benedetto Robazza e Herman Shwahn.


sabato 7 giugno 2014

Itinerario dei Castelli - Gradara, San Leo

L'area del Montefeltro è un luogo ricco di storia, piccoli borghi medievali, rocche e tradizioni folkloristiche. Questo itinerario vi porterà a scoprire due dei castelli più suggestivi e affascinanti dove è possibile ripercorrere i passi Danteschi, osservare i luoghi dove soggiornarono alcuni dei personaggi più celebri del medioevo e non solo.. Dall'alto delle mura potrete godere di panorami spettacolari e all'interno degli edifici troverete esposte armi, strumenti di tortura, alambicchi, oggetti utilizzati dagli alchimisti e utensili che vi permetteranno di scoprire un passato affascinante e meritevole di attenzione.

L'itinerario può essere tranquillamente percorso in una singola giornata ed è consigliabile spostarsi in macchina.


Gradara, il castello di Paolo e Francesca


Si parte da Gradara, qui, dopo aver fatto colazione in uno dei numerosi bar che troverete fuori e dentro le mura ha inizio la visita della rocca, luogo appartenuto alle più grandi casate Italiane. Fatta costruire dalla famiglia De Griffo, poi caduta in disgrazia, passò nelle mani di Malatesta, Sforza, Della Rovere, Medici e dello stesso Stato Pontificio.

Secondo alcune ipotesi sarebbe proprio questa la rocca dove Paolo e Francesca consumarono il loro tragico amore cantato poi da Dante. Gradara era infatti il luogo più adatto ad ospitare la giovane consorte di Giovanni Malatesta detto "lo sciancato" e proprio qui sarebbero avvenuti gli incontri con Paolo, fratello di Giovanni. I due, quando la loro relazione venne scoperta dal marito di lei, che li trovò abbracciati, vennero uccisi entrambi, con un singolo colpo di spada.

La Divina Commedia vuole che i due siano stati scoperti durante un bacio scaturito dalla lettura della storia di Lancillotto e Ginevra, Francesca, nel quinto canto dell'Inferno ricorda i suoi ultimi istanti dicendo "Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante"

Dopo la visita all'interno, tra la stanza di Francesca, il camerino di Lucrezia Borgia e le varie sale affrescate è il momento di passare alla visita dei camminamenti di ronda: è possibile camminare lungo un tratto di cinta muraria dal quale è si può godere di una splendida veduta panoramica.

Terminato il giro dei camminamenti possiamo passeggiare ancora un po' per le incantevoli vie che circondano il castello prima di passare alla prossima meta.


San Leo


Da Gradara ci spostiamo verso San Leo, suggestivo insediamento, arroccato su una rupe, quasi inaccessibile, che per la sua posizione strategica si è trovata ad ospitare diverse popolazioni come sabelli, etruschi, galli e romani. Qui ci sarà la possibilità di pranzare presso uno dei ristoranti che troverete sparsi all'interno del paesino.

Consigliamo l'osteria Belvedere, dove potrete assaggiare ottimi prodotti locali in un ambiente dall'atmosfera piacevole e familiare, tra mura di pietra e legno a vista.

Dopo un buon pranzo con prodotti tipici si può passeggiare per le stradine del paese che ci porteranno a scoprire luoghi come la pieve, la più antica chiesa del Montefeltro e il duomo, dove è custodito il coperchio del sarcofago di San Leone, ma soprattutto, salendo lungo via Leopardi o per la strada pedonale sarà possibile visitare il più celebre monumento di San Leo: il forte.

La rocca viene considerata per tutto il rinascimento uno strumento di guerra, inespugnabile, adattata da Giorgio Martini alle nuove esigenze, come l'avvento delle armi da fuoco, che gli diede un assetto innovativo dotando di artiglieria i lati del forte e proteggendo ogni via d'accesso con degli avamposti militari. San Leo passò nelle mani di diverse casate e venne adibito a carcere sotto il dominio dello Stato Pontificio: qui vennero imprigionati personaggi come Felice Orsini e il conte di Cagliostro, all'interno di celle ricavate da quelli che un tempo erano gli alloggi militari. Attualmente la fortezza ospita il museo nel quale sono custodite armi antiche, strumenti di tortura, pitture e mobili.

Terminato l'itinerario si possono acquistare per le vie del paese prodotti caratteristici come il pecorino fresco o di fossa, salsicce stagionate e liquori, come l'Elisir di Cagliostro o il Feretrius.

martedì 13 maggio 2014

Parco Avventura a Cingoli

I più sportivi e gli amanti della natura non possono lasciarsi sfuggire una giornata al Parco Avventura di Cingoli. Questo luogo, situato in prossimità della diga di Castreccioni, offre la possibilità di eseguire diversi percorsi acrobatici, attraversando ponti tibetani, affrontando liane, funi, zip-line e altri atelier di vario genere e difficoltà, il tutto in totale sicurezza, rimanendo immersi in una vasta area naturale dove è possibile anche sostare per un picnic o correre e giocare liberamente.

Per tutti coloro che vogliono provare qualcosa di veramente indimenticabile l'ideale è il percorso delle tirolesi, che vi darà la possibilità di volare lungo delle zip line situate a diverse altezze per una lunghezza di circa 700 metri. Potrete godere di uno splendido panorama procedendo a zig-zag sospesi sopra il letto del fiume Musone a partire da vicinissimi alla diga. Il divertimento è assicurato!

Altri percorsi adatti agli adulti sono i due Canyon, il primo, è perfetto per abituarsi ad utilizzare i moschettoni e le attrezzature fornite e per allontanare la paura del vuoto... chi poi vuole mettersi alla prova e cercare di dare il massimo può proseguire col Canyon 2, dove si possono affrontare difficoltà maggiori, in grado di dare notevoli soddisfazioni! Per tutto il percorso potrete camminare su ponti sospesi fatti di corde e tronchi che si susseguono lungo il fiume, un'esperienza da non perdere!

Sono presenti anche attività specifiche per i bambini così da accontentare anche i più piccoli.
I percorsi Gnomi, Elfi e Folletti sono pensati appositamente per loro, così tutta la famiglia potrà divertirsi in mezzo alla natura!

Orari e Informazioni:

per gli orari e maggiori informazioni consultare il sito http://www.cingoliavventura.it/
Tel: 3485102383 - 3455012797

Tariffe:

percorso gnomi: 3,00€
percorso elfi e folletti: 8,00€
percorso canyon 1: 12,00€
percorso canyon 2: 14,00€
percorso tirolesi: 12,00€
percorso canyon 1 + canyon 2: 18€
percorso canyon 1 o canyon 2 + tirolesi: 18€
percorso canyon 1 + canyon 2 + tirolesi: 22€





Altri luogi da visitare nei dintorni:
il lago di Castreccioni, dove è possibile noleggiare imbarcazioni per un giro in acqua, il paese, noto come "il balcone delle Marche" e le Grotte di Santa Sperandia.